La medaglia, istituita nel 1994, è conferita ad uno studioso o ad una studiosa italiani che per l’attività di ricerca, l’attività didattica e l’impegno nell’ambito della Divisione abbiano inciso significativamente sullo sviluppo delle Scienze Chimico-Farmaceutiche in Italia.

Luigi Musajo nacque a Locorotondo (Bari) l’8 novembre 1904. Dopo la laurea in Chimica conseguita a Bologna nel 1926, intraprese la carriera accademica all’Università di Bari, dove avviò le sue prime ricerche sotto la guida di Riccardo Ciusa. Nel 1930 scoprì l’acido xanturenico, inaugurando un percorso scientifico che lo avrebbe portato a diventare uno dei pionieri più autorevoli nello studio del metabolismo del triptofano.
Dopo brevi periodi a Cagliari e Modena, nel 1951 approdò all’Università di Padova, dove rimase fino alla morte come professore ordinario di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, preside della Facoltà di Farmacia e prorettore dell’Ateneo. A Padova fondò un centro di ricerca vivace e innovativo, che divenne punto di riferimento internazionale per lo studio dei metaboliti del triptofano. Le sue indagini chiarirono il ruolo di numerosi cataboliti, come la 3-idrossichinurenina e l’acido 3-idrossiantranilico, gettando le basi per comprendere la relazione tra metabolismo proteico, carenze vitaminiche e condizioni patologiche.
Oltre al triptofano, Musajo studiò le furocumarine, molecole naturali dalle proprietà fotosensibilizzanti. Con il suo gruppo dimostrò il legame covalente di queste sostanze al DNA e ne intuì il potenziale come strumenti antitumorali, aprendo la strada a ricerche che hanno avuto importanti ricadute in farmacologia e dermatologia.
La sua produzione scientifica, ampia e di respiro internazionale, gli valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Feltrinelli per la Medicina dell’Accademia dei Lincei (1964) e il Premio del Centro educazione sociale del Mezzogiorno (1972). Fu membro dell’Accademia dei Lincei e di altre prestigiose istituzioni, oltre che presidente della sezione veneta della Società Chimica Italiana per molti anni.
Luigi Musajo morì il 18 novembre 1974 a Modena, lasciando un’eredità scientifica e umana di straordinaria rilevanza.