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Storia della Farmaceutica Italiana

La chimica farmaceutica rappresenta da sempre un ponte tra ricerca accademica, pratica sanitaria e sviluppo industriale. In Italia, le sue radici affondano nel primo Ottocento, quando la crescente domanda sociale di farmaci efficaci e sicuri condusse alla progressiva istituzionalizzazione dell’insegnamento chimico, articolato nelle due fondamentali cattedre di “Chimica generale” e di “Chimica farmaceutica e tossicologica”. Fin da allora, i chimici farmaceutici hanno svolto un ruolo cruciale nella preparazione, nel controllo e nella distribuzione dei medicamenti, ma anche nella protezione della salute pubblica attraverso l’analisi di sostanze tossiche e contaminanti.

Nel corso del Novecento, la disciplina ha vissuto un’evoluzione profonda, accompagnata dalla crescita dell’industria farmaceutica nazionale e dalla trasformazione degli interessi scientifici e tecnologici. Dopo la Seconda guerra mondiale, nonostante le gravi difficoltà strutturali e finanziarie, la ricerca universitaria in ambito farmaceutico ha saputo rinnovarsi grazie all’impegno e alla creatività di docenti e ricercatori, aprendo la strada a una visione moderna e multidisciplinare del farmaco come oggetto di studio.

Per approfondire: Dal primo Ottocento al 1979

La costituzione della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana, nel 1979, ha rappresentato un momento di svolta fondamentale per il riconoscimento e la valorizzazione scientifica del settore. Essa ha fornito un contesto strutturato di confronto, promozione e collaborazione tra ricercatori italiani, contribuendo in modo decisivo all’affermazione internazionale della chimica farmaceutica nazionale.

Per approfondire: Galleria fotografica 1° Congresso della Divisione di Chimica Farmaceutica

A corredo, una selezione di contributi scientifici che nel tempo hanno raccontato e analizzato la storia della Chimica Farmaceutica italiana e dei congressi della Divisione.