
Il 3 dicembre, presso la Sala Zuccari del Senato italiano a Roma, il Premio Nobel Professor Jean-Marie Lehn, sarà insignito del Premio Primo Levi 2025.
Il premio, assegnato congiuntamente dalla Società Chimica Italiana (SCI), dalla Società Chimica Tedesca (Gesellschaft Deutscher Chemiker, GDCh) e dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi, riconosce il profondo contributo del Professor Lehn come sostenitore della natura transnazionale della scienza.
La sua dedizione è stata determinante nel promuovere la cooperazione scientifica paneuropea all'interno della comunità chimica. Il Professor Lehn ha svolto un ruolo eccezionale nel superare le divisioni storiche e politiche, favorendo così uno spirito coeso e unificato in tutto il continente.
La cerimonia di premiazione nella Sala Zuccari del Senato sarà organizzata grazie all'iniziativa della Senatrice Prof.ssa Elena Cattaneo.
Una carriera al servizio della scienza e dell’etica
Quest'anno, la Società Chimica Italiana (SCI), la Società Chimica Tedesca (Gesellschaft Deutscher Chemiker, GDCh) e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi onorano il Professor Jean-Marie Lehn con il Premio Primo Levi in riconoscimento del suo notevole impatto come ambasciatore della scienza che si è dedicato a unire le persone attraverso l'eccellenza scientifica, la cooperazione internazionale e il progresso etico della conoscenza. La sua eredità comprende scoperte scientifiche rivoluzionarie e un profondo impegno nel promuovere l'unità, la comprensione e la cooperazione oltre i confini.
Il Professor Jean-Marie Lehn ha costantemente dimostrato il potere della scienza come forza fondamentale nella promozione della coesione scientifica europea e della cooperazione transnazionale nell'era successiva alla Guerra Fredda.
Ha svolto un ruolo cruciale nel superare le divisioni storiche, contribuendo in modo significativo ad armonizzare la ricerca e l'istruzione chimica in tutto il continente. Senza la sua iniziativa, l'impresa editoriale europea congiunta nota come Chemistry Europe — lanciata con la prima pubblicazione comune, Chemistry: A European Journal — potrebbe non essere mai venuta all'esistenza.
Inoltre, attraverso la sua leadership presso l'Organizzazione Internazionale per le Scienze Chimiche nello Sviluppo (IOCD), il Professor Lehn ha significativamente promosso le scienze chimiche per lo sviluppo sostenibile, in particolare nei paesi in via di sviluppo.
La sua convinzione fondamentale, ovvero che "La scienza è un vettore di pace, sviluppo e progresso. È universale. Dovrebbe essere condivisa universalmente" si allinea perfettamente con l'eredità etica di Primo Levi e sottolinea l'impegno del Professor Lehn verso i valori umani e l'integrità scientifica che lo rendono così meritevole di questo prestigioso premio.
L’idea filosofica di Primo Levi, che enfatizza il legame cruciale tra fatti scientifici e valori umani, trova un potente parallelo nella ricerca della responsabilità etica nella scienza da parte del Professor Lehn. L'eccellenza del Professor Lehn nel promuovere la cooperazione internazionale, il dialogo interdisciplinare e la ricerca etica dimostra un profondo impegno per i diritti umani e l'integrità scientifica, meritandogli indubbiamente questo prestigioso riconoscimento.
Ritratto del vincitore
Nato nel 1939 a Rosheim, in Alsazia, il Professor Jean-Marie Lehn è un pioniere della chimica supramolecolare.
Insieme a Donald J. Cram e Charles Pedersen, gli è stato conferito il Premio Nobel per la Chimica nel 1987 per lo "sviluppo e l'uso di molecole con un effetto strutturalmente specifico ad alta selettività".
La ricerca innovativa del Professor Lehn ha ridefinito la comprensione del riconoscimento molecolare e dell'auto-organizzazione, portando allo sviluppo della chimica supramolecolare come campo di enorme importanza scientifica e tecnologica. Le sue scoperte hanno aperto la strada a nuovi approcci nella progettazione di farmaci, nella scienza dei materiali e nella nanotecnologia, dimostrando il potere della chimica di affrontare le sfide globali in materia di salute, sostenibilità e materiali avanzati.
Oltre al Premio Nobel e tra molti altri riconoscimenti, il Professor Jean-Marie Lehn ha ricevuto il Premio Karl Ziegler dalla GDCh nel 1989 e la Medaglia d'Oro Giulio Natta dalla SCI nel 2003.
Il Premio Primo Levi
Il Premio Primo Levi, istituito nel 2017 dalla GDCh, dalla SCI e dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi, commemora il chimico e scrittore italiano Primo Levi. Il premio celebra chimici e scienziati affini eccezionali, riconosciuti per la loro eccellenza nella ricerca, così come per i loro significativi contributi all'umanità, sostenendo i diritti umani e sensibilizzando sul ruolo vitale della scienza nel raggiungere un progresso globale giusto, inclusivo e sostenibile.